Name: VINÍCIUS DE SOUZA SANT'ANNA

Publication date: 10/12/2021
Advisor:

Name	Role
FLAVIO CHEIM JORGE	Advisor *

Examining board:

Name	Role
FLAVIO CHEIM JORGE	Advisor *
MARCELO ABELHA RODRIGUES	Internal Examiner *
THIAGO FERREIRA SIQUEIRA	Co advisor *

Summary: L`obiettivo di questo lavoro è analizzare l`efficacia preclusiva della cosa giudicata, più precisamente su ciò che essa incide. Si parte, quindi, dalla definizione di cosa si intende per oggetto del processo, qual è il suo rapporto con il principio della domanda, la rilevanza della causa petendi nella sua individuazione e cosa precisamente la contraddistingue. Indica poi l`intesa che si ha della cosa giudicata, quando si forma, come si individua, oltre alle sue funzioni, ai limiti oggettivi e ai regimi formativi (comuni e speciali). Sulla base di tali presupposti e tenuto conto che l`effetto preclusivo mira ad assicurare la stabilità del giudizio di merito il cui contenuto è divenuto immutabile dal giudicato, si cerca di individuarne la portata dal punto di vista dell`attore e del convenuto, esponendo le ragioni legali e costituzionali per cui si intende che non si estende alla causa petendi e al petitum concorrenti. Inoltre, cerca di esaminare come l`efficacia preclusiva sia correlata alla funzione positiva della cosa giudicata, con i vizi procedurali che sopravvivono al suo verificarsi e con i fatti sopravvenuti. Infine, si propone di confrontare l`effetto preclusivo generato da altre stabilità procedurali (tutela di urgenza anticipato richiesta in un modo antecedente; trattazione procedurale; estinzione del processo vizio di inammissibilità) con l`efficacia preclusiva del giudicato, al fine di verificare se e cosa hanno in comune.

Parole chiave: processo civile; oggetto del processo; causa petendi; principio della domanda; cosa giudicata; efficacia preclusiva.

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